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Giu
2023

Il Patrimonio Geologico e Archeologico della Basilicata Nord Occidentale

contributo pranzo e escursione guidata € 20,00
Il Patrimonio Geologico e Archeologico della Basilicata Nord Occidentale

Il territorio della Basilicata è caratterizzato da un'elevata geodiversità e possiede quindi un notevole patrimonio geologico. In questo contesto, il progetto CARG (CARtografia Geologica), che prevede la realizzazione della carta geologica d’Italia in scala 1:50.000, è fondamentale per evidenziare le peculiarità geologiche del territorio. Il progetto, iniziato alla fine degli anni ‘80, è stato recentemente rifinanziato (CARG 2.0) portando al rilevamento di nuovi fogli geologici, tra cui il Foglio n. 469 “Muro Lucano”. Il rilevamento di questo foglio viene eseguito nell’ambito di una convenzione stipulata tra ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione Ambientale), Regione Basilicata e il Dipartimento di Scienze dell’Università della Basilicata ed è iniziato circa un anno fa. Il rilevamento è eseguito da alcuni geologi lucani, nell’ambito di assegni di ricerca, dottorati e contratti di collaborazione, seguiti dai docenti del Corso di Laurea in Scienze Geologiche Ambientali dell’Unibas. A partire da una carta geologica sarà possibile ottenere una serie di carte tematiche utili per lo studio del patrimonio geologico. La cartografia geologica permetterà non solo di aggiornare le conoscenze riguardo al patrimonio geologico, ma anche di ottenere uno strumento indispensabile per una corretta gestione del territorio e per la prevenzione del rischio geo-ambientale.

La Basilicata nord-occidentale, in particolare, ricade nell’Appennino meridionale, dove il connubio tra geologia e attività antropiche è ben riconoscibile.
Le rocce affioranti, in particolare quelle calcaree, sono state qui utilizzate, nel tempo, come materiali per le diverse costruzioni. Le stesse rocce danno vita ad acquiferi capaci di mettere a disposizione risorse idriche importanti che nel tempo l’uomo ha cercato di sfruttare al meglio e che hanno influenzato lo sviluppo della comunità. Nel territorio del comune di Muro Lucano, infatti, vi sono luoghi in cui si può osservare, con estrema chiarezza, come nel tempo la geologia ha condizionato le scelte insediative, costruttive e socio-culturali. Ne sono esempi importanti, i siti archeologici presenti, il vecchio rione Pianello, l’area delle Ripe, con i suoi mulini ad acqua e la Diga sul torrente San Pietro ormai da molti anni in disuso. Inoltre, la presenza di una consistente risorsa idrica e della piana sottostante l’abitato, hanno facilitato nel tempo lo sviluppo di determinate attività agricole.

Riguardo all’utilizzo delle risorse idriche, la diga di San Pietro, se avesse funzionato, avrebbe costituito sia un reservoir idrico che una fonte di energia idroelettrica.
Il censimento e lo studio dei siti di interesse geologico e archeologico, come quelli prima menzionati, permettono di mettere in risalto le peculiarità che questi hanno e ciò diventa funzionale al loro processo di valorizzazione che genera nel tempo un turismo sostenibile (negli ultimi anni chiamato geoturismo).

Il taglio interdisciplinare, che si è inteso dare a questa giornata, offre spunti di riflessione importanti anche sul ruolo che i tecnici devono avere in merito alle politiche ambientali e paesaggistiche. Essi infatti, non devono ritenersi meri esecutori di scelte preconfezionate, ma promotori di iniziative articolate e interdisciplinari da promuovere sul territorio.